La fiera gastronamica della Contrada del Nicchio sta per aprire i battenti e anche quest'anno l'Enoclub partecipa all'iniziativa con ben due serate.
Sabato 28 luglio ore 20.30
Questi i produttori ospiti alla serata
Barlettaio (Radda in Chianti) Poggerino (Radda in Chianti) Castello di Potentino (Seggiano-GR) Le Casalte (Montepulciano) Pian dell'Orino (Montalcino) Il Marroneto (Montalcino) Elena Fucci (Barile-PZ-Vulture)
Il menu' Sabato 28 luglio Aperitivo: bocconi di chianina alla piastra Antipasto: pinzimonio di verdure fresche, coccio di pecorino, crostino nero in agrodolce, frittata in trippa, crostone di finocchiona e finocchielle. Primi: passatelli al chianti e sugo finto, tortelli di pecorino con salsa di ribollita e rigatino croccante. Secondo: Filetto di maiale farcito nella sua ratta, e peperoni
Costo: 28 euro
SABATO 4 AGOSTO CENA E VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO
I produttori presenti alla cena, che si svolgerà nel ristorante saranno:
CAPPELLA SANT'ANDREA
LA CASTELLACCIA
COLOMBAIO DI SANTA CHIARA
MORMORAIA
MATTIA BARZAGHI
SIGNANO
VINO E CONTRADE. Venerdì 26 agosto cena nella Pantera, società Due Porte. Via San Quirico, 9, a Siena. Cena di carne con abbinamenti cibo-vino ed educazione al consumo.
Presenti sei produttori, con i loro vini:
LE RAGNAIE, TENUTA DI SESTA, SANTE MARIE (Montalcino)
POGGERINO (Radda in Chianti)
AMPELEIA (Roccatederighi)
CASTELLINUZZA E PIUCA (Lamole)
Sintetica situazione su Radda, sono passato giusto oggi a fare un sopralluogo per vigne/vendemmie.
Martino Manetti di Montevertine partito giovedì, 7 ottobre. Da quello che si nota, i caprioli hanno mangiato bene. Non so dire sulla sanità delle uve, mi sono appena affacciato sulle vigne in strada. Per quel poco che ho visto, l'aspetto dei grappoli era coerente con l'annata tribolata che tutti i vignaioli della zona descrivono. La partita si giocherà anche in cantina, dove il nostro è bravo a non fare errori e può contare sui validi allievi di Gambelli.
http://www.youtube.com/watch?v=jYmFyVZI2OQ
Il suo dirimpettaio, Piero Lanza di Poggerino, è già in piena vendemmia., attualmente sulla vigna Bugialla. E' stato previdente, facendo trattamenti in biodinamica con Zolfo Benton notturni, in piena estate. Conscio dell'annata non facile, ma complessivamente soddisfatto. Aspetto per febbraio l'uscita del suo ottimo rosato, quest'anno particolarmente abbondante. Ai primissimi di settembre ha fatto una prima vendemmia precoce, uve per realizzare un interessante spumante a base sangiovese, in uscita tra due anni.
Michele Braganti di Monteraponi parte domenica 10 ottobre. Rilassato dai premi, sta cercando di dimenticare mesi di imprecazioni, oidio e parassiti vari, oltre a un po' di grandine e parecchia acqua. Molto colpito ma molto combattivo nei mesi indietro, particolarmente in aprile-giugno. Forse si dovrà imbufalire di nuovo, quando dovrà prendere nuovamente coscenza della materia non ottimale di quest'anno.
Paolo Cianferoni di Caparsa era già assuefatto all'idea di un'annata incubo. Possibilista sulla qualità complessiva del vino, intristito dalla drastica riduzione delle rese, tra muffe, grandine e vari parassiti. L'acquata di due giorni fa non ha facilitato le cose. A tutto ciò si aggiunge l'altitudine, l'esposizione improba e temperature un po' troppo miti quando invece doveva picchiare. In teoria Paolo fa vini migliori in annate impossibili come la 2003, comunque se l'è sempre cavata, con vini più profumati e tenui in annate fresche umide come la 2002 (o questa 2010?), per esempio. Oggi era in vigna con Gianna e i vendemmiatori, a tagliare grappoli di sangiovese: non ho potuto fare a meno di dargli una piccola mano... con vero piacere. Non sa ancora se produrrà il Doccio a Matteo, dovrà capire cosa esce dai tini.
http://www.youtube.com/watch?v=eXg3e2Zn7is
Roberto Bianchi di Val delle Corti era talmente inviperito della situzione in vigna che ha finito per ammalarsi. Una corsa a salvare il salvabile, per sè e per gli amici, già preventivato un fine settimana completamente gobbo, forbici e paniere. Prima vendemmia con i filari a merlot, già nei tini artigianali, dopo nove anni di attesa. Piantare quel vitigno lo definisce un errore dei suoi inizi da imprenditore agricolo, ma non sarei così pessimista: aspettiamo e sentiremo. Lo stesso Michele ha vendemmiato una piccola parcella a merlot: se tiene fede alle dichiarazioni della vigilia, la bottiglia avrà un nome... particolare :-))
Nei prossimi giorni posterò altre foto e video, se possibile...
Se i vignaioli in questione hanno aggiunte o modifiche da fare, ben lieto. Se altri vignaioli vogliono dire la loro situazione, ben vengano!
In bocca al lupo e buon lavoro a tutti, sia per la vigna che per la cantina.
Le degustazioni di livello fatte con Martino, come la bella sfida Pergole Torte Ris. 90 vs. Brunello Riserva 90 Soldera, da Arnolfo. O la bella verticale parallela tra Pergole Torte e Percarlo. E la più recente orizzontale sui chiantigiani 1985.
E ancora, la partecipazione attiva all'ultima edizione di Radda nel Bicchiere con una bella panoramica di vecchi rossi raddesi, commentati direttamente dai produttori che si alternavano al tavolo di degustazione. E l'ormai famosa cassetta, realizzata per l'occasione.
Più di recente, l'amicizia con Piero Lanza del Poggerino, dopo la fulminante rivelazione qualitativa del suo Riserva Bugialla 1999. E ancora, tanti giri per vigne a parlare di sovesci, di grandine, di peronospera, di zolfo...
Resterà un bel ricordo dell'estate 2010 la stretta collaborazione per la prima edizione dell' iniziativa Vino&Contrade. Fino alla recente panoramica di rosati del Chianti nella Contrada della Lupa, con la presenza di tre rosè raddesi e la partecipazione diretta di Roberto Bianchi.
Che dire: è bello pensare ad un paesino arroccato sui monti del Chianti, alle sue vigne "in quota"; ai suoi vignaioli e alle loro giornate stivali ai piedi, sul trattore a imprecare contro il fango, in cantina a fare travasi., al telefono a lottare per avere il giusto. Pensare al meraviglioso Baron'Ugo 2007 che riposerà in cantina ancora per un anno e mezzo, alle tante annate di Doccio a Matteo in botte e in bottiglia, alla bella cantina storica di Martino, a Roberto che lotta per trovare spazio alle sue botti. E pensare a tutto questo sapendo che il patrimonio di verità che ancora Radda conserva è in buone mani. E che abbiamo stretto tante volte queste mani. E che queste sono le mani dei nostri più cari amici.
Martino Manetti - Montevertine (foto di Andrea Pagliantini)