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L'annata 2006 mi è sembrata generalmente molto buona, in alcuni casi vini già molto leggibili e di bella profondità, che esprimono ognuno il quadrante ilcinese di riferimento; certamente ancora da lasciar affinare. Non un'annata anonima, tutt'altro. Sarà interessante seguirne l'evoluzione negli anni. Ho cercato di fare una preselezione degli assaggi e devo dire che su questa short list ho trovato una qualità media molto elevata, con forti tratti di tipicità, una gioisa carrellata di trasparenze e brillantezze rubino.
Partiamo con le considerazioni specifiche, cominciando dai migliori che ho sentito.
Intanto, come già scritto, ho avuto la netta sensazione (personale, ovvio) che Biondi Santi abbia centrato esattamente l'annata e che il suo vino sia nei fatti un riferimento qualitativo. Sarà da risentire nel tempo per capirne l'evoluzione. Non posso fare una classifica definitiva, dato che non ho assaggiato tutto, ma tra i miei assaggi, Biondi Santi 2006 è stato, per fascino, passo, piacevolezza e mobilità, il migliore, quello che più si avvicina ai crismi di un "grande vino" in grado di affrontare un lungo invecchiamento ma già godibile nella fase ascensionale della curva evolutiva. Dovendo dare dei numeri, direi 94/100.
Chiuse di Sotto 2006: Bel naso, pulito, speziato, di visciole mature. Bocca di rara mineralità per Montalcino, molto sapida, cardamomo. Di medio corpo e buona persistenza ma con il dono di una bevibilità grandissima, incessante, golosa. Felicissimo per Laura, già bei vini lo scorso anno, ormai una conferma (Riserva 2004 risentita, mutata ma sempre godibilissima) 93/100
Lisini 2006: Pepato al naso, speziato e sfrangiante. Complesso e stratificato, con corrispondenza in bocca, particolarmente sapido, pepato, spezie su base di visciole e more. 92/100Caprili 2006: Naso mentolato, balsamico. Bocca giocata su fruttini rossi, more. Di buona consistenza e lunghezza, riempie la bocca, appaga e si lascia bere. 92/100
Le Ragnaie 2006: Chiaro, molto chiaro. Espressione che farà parlare di sè, particolarmente nella versione dei tre cru della prossima annata, la 2007. La base è delle vigne alte, quelle sotto il Passo del Lume Spento, piena altura. Eleganza "montana" equilibrata dalle vigne di Castelnuovo dell'Abate, a conferire struttura. Stile personale fin dal naso. Molto pulito, etereo, giocato su finezza e note altissime, nebbioleggiante, diciamo pure "soldereggiante". Belle sensazioni di fiori di campo, come passeggiare in un campo fiorito dopo una pioggia, ai primi raggi di sole. Il tannino è dolce ma è da attendere più degli altri. 92/100
Mastrojanni Schiena d'Asino 2006: Tiratissimo, tannino molto serio, quasi da nebbiolo. Quattro anni in botte grande, da lasciar affinare in bottiglia, ma già se ne percepisce il grande potenziale. Tipiche le note di alloro e mandorlo. 92/100Fuligni 2006: uno stile molto pulito, netto, sia al naso che in bocca. Questa impeccabile leggibilità porta con sè una grande beva 92/100
La Fortuna 2006: Bel frutto pieno, pulito, sincero. Sullo stile di Caprili, lascia in bocca una splendida sensazione di appagamento, costringendomi a continuare a bere. 92/100
Il Marroneto 2006 Madonna delle Grazie: Vigne sopra Canalicchio. Il naso è leggermente impreciso e chiuso, ma la bocca è di bella ampiezza e lunghezza, mostrando il passo di un vino di classe 92/100
Altri che commenterò più avanti: Le Macioche, Marchesato degli Aleramici, Pian delle Querci, Piancornello, Capanna, Caparzo La Casa, Mastrojanni, Il Colle. 91/100
Casanova delle Cerbaie, Pietroso, Le Chiuse, Ferrero, Capanne Ricci 90/100
Podere Brizio, Franco Pacenti, Ciacci Piccolomini 89/100
Piombaia 88/100
Il Poggione, Il Marroneto 87/100
Lambardi 86/100
Tra le aziende citate, segnalo per il particolare potenziale di invecchiamento (con conseguente maggior godibilità negli anni a venire): Le Chiuse, Il Colle, Mastrojanni, Le Ragnaie